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1860. Francesco Sforza a Bartolomeo da Correggio 1453 maggio 2 Milano.

Francesco Sforza comunica a Bartolomeo da Correggio, referendario di Pavia, e a Gracino da Pescarolo la decisione di avvalersi anche quest'anno delle addizioni sui dazi che vuole sia mandata subito ad effetto per cui ordina a chi dei due è più informato di questo, di portarsi da lui.

Nobilibus viris domino Bartholomeo de Corigia, militi referendario nostro Papie, et Gracino de Piscarolo ex Magistris intratarum nostrarum.
Como deveti havere inteso, deliberamo de adiutarse de presente dele addicione sono poste sopra li dacii de quella nostra cità in l'anno presente. Il perché, ad ciò che questa nostra intentione con quella maior celerità serà possibile se puossa mandare ad executione, como omnino disponiamo, volemo, et cossì ve comandiamo che subito, havuta questa, quello de vuy è melio informato di questo, postponuta ogni altra facenda, subito subito vengha da nuy, né in questo per alcuno modo intervengha veruno fallo. Mediolani, ii maii 1453.
Cichus.