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1877. Francesco Sforza a Luchina dal Verme (1453 maggio 5 Milano).

Francesco Sforza informa Luchina dal Verme dell'arrivo come commissario a Tortona di Pietro da Lonate cui ha affidato il mantenimento di quella città. Gli chiede di prestargli ogni aiut, procurando sia obbedito. Si è scritto similmente al vescovo della città e a Roberto Sanseverino, nipote del duca, e a Corrado de Fogliano,fratello del duca.

[ 399r] Magnifice dilectissime nostre domine Luchine de Verme, comitisse, et cetera.
Mandiamo per nostro commissario a Terdona el nobile et circonspecto homo Petro da Lonate, al quale havimo commesso più cose concernente el mantenimento d'essa nostra cità; per il che forse gli accaderia de rechiedervi cosse de gente, como de altre cose. Per la qual cosa ve confortiamo et caricamo che ad ogni so requesta, vogliati essere prompte et apparechiati ad dargli tucto quello adiuto et favore ch'el ve rechiderà, cossì de homini, como havemo dicto, quanto de ogni altra cosa, non facendoli veruna contrarietà; imo facendoli prestare ogni debita obedientia. Data, ut supra.
Bonifatius. In simili forma scriptum fuit reverendo in Christo patri dilectissimo nostro domino Dei gratia episcopo Terdonensi; magnifico Roberto de Sancto Severino, nepoti nostro; et magnifico fratri nostro carissimo Conrado de Foliano armorum, et cetera. Ut supra.