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1879. Francesco Sforza al podestà, ai presidenti agli affari della città, il comune e agli uomini di Tortona 1453 maggio 4 Milano.

Francesco Sforza avvisa il podestà, i presidenti agli affari della città, il comune e gli uomini di Tortona che manda lì come commissario Pietro da Lonate; vuole che sia accolto onorevolmente nell'ufficio di commissaria, cui spettano le cose concernenti l'onore e il bene dello stato e della città. Sia quindi obbedito nella speranza che la sua permanenza lì sia breve.

Nobilibus prudentibus viris potestati et presidentibus negociis ac comuni et hominibus civitatis nostre Terdone nostris dilectis.
Mandando nuy là el nobile et circonspecto homo Petro da Lonate per nostro commissario de quella nostra cità, dela fede et sufficientia del quale se confidiamo pienamente, volemo, et per questa ve comandiamo che lo debiate retenere honorevelmente ad esso offitio de commissaria, al quale circha tute le cose concernente l'honore, bene et utile de stato nostro et conservatione et mantenimento de quella nostra cità, dareti piena obedientia, non altramente che ala nostra propria persona, et mandariti expeditamente ad executione tute le cose che luy comandarà, como se nuy proprii lo comandassemo, et al quale provederete in modo et forma ch'el vengha essere ben tractato et luy se habii a domandare ben contento deli [ 399v] facti vostri, avisandove perhò che dicto Petro non haverà ad durare lì troppo tempo, se non infin a tanto che le nostre cose delà siano in megliore termino, como presto speramo.
Data Mediolani, die iiii maii 1453.
Bonifatius. Cichus.