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188. Francesco Sforza a Giovanni da Cavirano e a Raffaele Zaccaria 1452 febbraio 15 Milano.

Francesco Sforza, inteso quanto da scritto Giovanni da Cavirano, capitano del "deveto" di Casteggio, da Raffaele Zaccaria, capitano del "deveto" della Lomellina pavese, e da Giovanni Luchino circa i sandoni per il ponte sul Po a Cremona, dispone che si faccia tagliare legname necessario e sia portato al Po e di trovare i maestri per lavorare ai "sandoni".

[ 37v] Iohanni de Cavirano, capitaneo devetus Clastigii, et Raphaeli Zacharie, capitaneo devetus Lomeline Papiensis.
Havimo veduto quello ne scriviti, cussì quello ne ha dicto ad bocha Iohanne Luchino, presente exibitore, circha lo opera deli sandoni ve havimo scripto faciati fare per lo ponte nostro de Cremona. Quele cose intese, ve dicimo breviter che nostra intentione è faciati tagliare deli lignami dove se ne trovano segondo ad vuy parerà et poy li faciati condure alla riva de Po dove dicti sandoni se haveranno ad lavorare, commandando quelle opere ve saranno necessarie per tagliare et condurre li lignami; et cussì vi mandiamo la commissione patente. Li maistri volimo debiati trovare vuy che vadano ad lavorare quisti sandoni, li quali volimo pagare, come più largamente intenderiti da Iohanne Luchino, quale vene informato de tucto ad pieno de nostra intentione. Data Mediolani, die xv februarii 1452.
Cichus.