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1905. Francesco Sforza al commissario di Castronovo Tortonese 1453 maggio 10 Milano.

Francesco Sforza si congratula con il commissario di Castronovo Tortonese per l'indagine svolta sui figli dell'oste, ritenuti non imputabili dell'accusa mossa a loro per i cavalli tolti agli uomini a Casselli. Aggiunge di apprezzare la nuova sistemazione imposta all'oste. Infine garantisce una reprimenda ai militari sistemati a Salle e a Pontecorvo per i danni cagionati.

Egregio militi et doctori amico nostro carissimo domino commissario Castrinovi Terdonensis.
Havemo recevuto doe vostre littere et bene inteso tutto quello ne scriveti, ale quale, respondendo et primo, ala parte deli modi havite tenute et executione havite facto contra li figlioli de quello hostero, quali trovati tandem incolpeveli de cosa alcuna per la imputatione alloro facta delli cavalli de quelli nostri homini d'arme tolti ad Casselli, così dela bona voluntà vostra in questo facto et cetera, de tuto ve rengratiamo, confortandove ad volere investigare per qualche altro modo, como ad voy parerà, se li figlioli d'esso hostero ne sano cosa alcuna. Se nuy ne haveremo altro anche ve ne avisaremo. Ne piace del dicto hostero havite facto redure dentro la terra, perché sarrà cagione de evitare simili suspecti et inconvenienti. Alla parte delli danni fanno le gente logiano a Salle et Pontecorrono alli homini de quella terra, ne havimo cordiale despiacere, alle quale scrivemo opportune per modo non dubitamo non ne havereti più rencresimento. Mediolani, x maii 1453.
Zanetus.
Iohannes.