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192. Francesco Sforza a Francesco, Almerico e Bernabò Sanseverino 1452 febbraio 16 Milano.

Francesco Sforza, riferito a Francesco, Almerico e Bernabò, fratelli Sanseverino, il colloquio avuto da Teodoldo da Pandino con Calabrese, conestabile dei Veneziani, sulle possibilità di consegnargli la locale rocca, ordina ai fratelli di intervenir per evitare che ciò avvenga.

[ 38v] Francisco Almerico et Bernabovi, fratribus de Sancto Severino.
Nuy havimo inteso che uno delli vostri homini da Pandino, chiamato Thedoldo da Pandino, s'è conducto insieme a parlare cum uno conestabile della signoria de Venexia, ciamato Calabrese, nel qual parlare siamo informati ch'esso Calabrese gli ha domandato se luy haverebbe el modo de dargli quella rocha d'essa terra de Pandino nele mane, facendogli molte promesse. Et perché questa cosa non è senza gram pericolo, ve ne advisamo acioché cum presteza gli possiati fare le expediente provisione et tale che ad essi Venetiani non possa reuscire loro pensiero cum simele promesse; siché vi confortiamo che presto gli faciati provisione. Data Mediolani, die xvi februarii 1452.
Iohannes.