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1922. Francesco Sforza a Melchione de Botazariis 1453 maggio 13 Milano.

Francesco Sforza intima a Melchione de Botazari, portuario al ponte di Pisarello, di pagare Girardo de Vecchi, ufficiale di quel porto, per il salario che ancora gli spetta e che lui, a dispetto delle sollecitazioni avute, persiste a non soddisfarlo e lo informa che ha concesso a Girardo la facoltà di arrestarlo fino a che non l'avrà in tutto accontentato.

[ 407r] Carissimo nostro Melchioni de Botazariis portuario ad portum Pisareli.
Molto se dole deli facti toi Girardo de Vechii, officiale de quello porto de Pisarello, perhò che tu, per quanti comandamenti hay havuti da nuy, maii non l'hay voluto pagare del suo salario, secundo per il passato sonno stati pagati li altri officiali soi precessore, et perché nostra intentione è che dicto Girardo non sia in pezore condicione che sonno state li altri precessori soy, per questa ultimatamente mò te scrivemo, admonemo, et eciandio comandiamo che, remosta ogni casone et senza alcuna contradictione, tu debii satifare integramente dicto Girardo de tuto quello che debitamente de' havere del dicto suo salario, avisandote che, quando tu non vogli far questo, nuy gli havemo concessa licentia ch'el te possa prendere personalmente et non relaxarte fin ch'el non sia satisfacto. Te havemo voluto scrivere questa littera per avisarte de questa nostra voluntà, aciò che, se tu seray sostenuto, non habii casone de lamentarte. Mediolani, die xiii maii 1453.
Iohannes Antonius.
Iohannes.