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1924. Francesco Sforza al commissario degli alloggiamenti d'Oltrepo 1453 maggio 13 Milano.

Francesco Sforza vuole che il commissario degli alloggiamenti d'Oltrepo renda giustizia a un massaro di Prealino di Antonio da Sannazzaro perché già tassato per tre cavalli con Liri e Montrego, poi divisi, per cui rimase lui solo a pagare.

Nobili viro dilecto (a) nostro (b) comissario super logiamentis Ultra Padum.
Antonio da San Nazaro se grava molto che uno suo massaro, nel luogo de Prealino, sia artato a contribuire ala taxa de tri cavalli contra el dovere et la honestà, che gli serria insupportabile, alegando che già altre fiate, quando fo posto in tassa con el comune de Prealino, contribuivano con sì Liri e Montrego e dopo fuerono divisi, et cossì gli remase el carrico a luy, et deinde fo reformata la tassa, como se potrà vedere per li quaderneti dela dicta reformatione a Pavia. Pertanto volemo e te commettemo che tu voli et debbe intendere quanto luy vorà alegare e dire per questa facenda e farli rasone, non gli lassando far torto in questo, né in altro. Mediolani, xiii maii 1453.
Ser Iacobus.
Cichus.

(a) Segue capitaneo depennato.
(b) Segue Clastigii depennato.