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1934. Francesco Sforza al commissario di Tortona 1453 maggio 13 Milano.

Francesco Sforza ingiunge al commissario di Tortona di far avere a suo fratello Corrado quanto ancora aspetta dal clero tortonese, come sarà informato da Francesco Biscossa, cancelliere di Corrado, con la nota di Francesco Maletta, intervenendo perché i debitori, paghino anche per le spese fatte per ottenere il detto contributo.

Comissario nostro Terdone.
Conrado, nostro fratello, resta havere da quello chierigato Tertonese certa quantità de denari sopral'assignatione, quale gli fecemo l'anno passato dela subventione d'esso chierigato, como tu serai informato da Francesco Biscossa, suo cancellero, per la nota a luy data per Francisco Maletta. Et perché se grava esso Conrado che fin a qui non è potuto essere satisfacto per la renitentia et contumatia deli debitori d'esso chierigato, donde ne ha patito et patisse desconzo et danno assay, volemo, et per le presente te commettiamo che, subito debbi fare providere contra tuti essi debitori de dentro et fora, et suoi fictabili et massari con tale et sì facta executione che pageno tuto quello de che sonno debitori per la dicta casone, et così per le spese facte et che se farano per lo dicto per questa facenda, secundo essa nota. Et se ad quella gli serà contradicto in alcuna cosa per essi del chierigato, vede de intendere molto bene el vero et falli per ogni modo pagare de presenti et senza più dimora, providendo che dicto Conrado non habia più casone de lamentarse da nuy per questa casone. Data Mediolani, xiii maii 1453.
Christoforus de Cambiago.
Cichus.