Registro n. 12 precedente | 1940 di 2324 | successivo

1940. Francesco Sforza a Venturino Brambilla 1453 maggio 16 Milano.

Francesco Sforza manifesta a Venturino Brambilla, castellano di Lodi, la sua partecipazione al suo dolore per la morte del figlio Bergamino e lo esorta a darsene ragione.

[ 411v] Nobili viro Venturino de Brambilla, dilectissimo castelano nostro castri Laude.
Havereti intesa la inopinata e dolente morte del Bergamino, vostro fiolo, dela quale veramente credemo haverne havuto et havere tanta passione et affanno quanto voi; et se per virtute humana se potesse recuperare, daressemo a vedere a voi et a tuto el mondo che l'havemo caro quanto fiolo proprio. Ma considerato che naturale cosa è che qualuncha nasce convene morire, considerato eciam che nela fine soa è passato con bono intellecto e con l'ordini sacramentali e talmente che l'è da sperare, anci da credere, che l'anima sua sia salva, ve confortiamo a confermarve con la voluntà divina e darvi pacientia et l'animo, avisandove e certificandove che non mancho saremo caldi e volunterosi far bene a voy et ali vostri quanto se luy gli fusse, et anche più. Data Mediolani, die xvi maii 1453.
A margine: Littera consolacionis ad suprascriptum de morte filii suprascripti.