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1977. Francesco Sforza a Gracino da Pescarolo e al referendario di Pavia 1453 maggio 20 Milano.

Francesco Sforza concorda con Gracino da Pescarolo e con il referendario di Pavia che spetta a lui la faccenda della catena di novantasei rubbi; procurino sapere chi l'ha venduta e chi l'ha comprata, imponendo che, nel frattempo, rimanga intatta; di tutto informino Filippo Malumbra, suo cancelliere.

[ 419v] Gracino de Piscarolo et referendario nostris Papie.
Inteso quanto ne scriveti de quella catena de 96, sive novanta sei rubbi, et cetera, a noi pare eciamdio quello che pare a voi, cioè che simile cose debano meritamente spectare a noi; e ve comendiamo del'aviso, et volimo che vediati per ogni modo et via sapere che l'ha venduta, donde vene et che l'ha comprata, ordinando, isto interim, che non sia desfacta, avisandone subsequenter Iacomo Filippo Malumbra, nostro cancellero, de quanto trovariti aciochè, referendolo luy a noi, possiamo poi procedere quanto serà a fare. Data Mediolani, die xx maii 1453.
Ser Iacobus.
Cichus.