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1978. Francesco Sforza a Giovanni de Federici, al comune e agli uomini di Cagnolo (1453 maggio 20 Milano).

Francesco Sforza vuole che Giovanni de Federici, il comune e gli uomini di Cagnolo provvedano alle spese per l'affitto della stanza in cui possa abitare con la famiglia Giulio da Costanza.

Spectabili(bus) ac providis dilectis nostris Iohanni de Federicis ac communi et hominibus Cagnoli.
Havemo sempre veduto voluntera stantiare lì in quello loco Iulio da Constantia, nostro famiglio, per più respecti, et anche voi tucti ne doveresti essere ben contenti; ma perché quello zentilhomo, del quale è stantia nela quale luy habita, se dole che gli debba occupare la soa stantia senza qualche premio, ve confortiamo e caricamo, quanto più possemo, che ve debiati dolere de qualche spesa anchora voi per pagare el ficto d'essa stantia, perché dicto Iulio gli possa habitare e lasare la sua famiglia. Data ut supra.
Ser Iacobus.
Cichus.