Registro n. 12 precedente | 1990 di 2324 | successivo

1990. Francesco Sforza a Lisa de Attendolis (1453 maggio 21 Milano).

Francesco Sforza rimprovera la sorella, Lisa de Attendoli, di non avere ancora ricevuto dai suoi uomini di Biandrate il pagamento delle tasse. Ha quindi disposto che il referendario di Pavia e Gracino da Pescarolo tengano in sospeso la sua provvisione fichè i suoi non avranno pagato tutto.

Magnifice sorori nostre dilectissime domine Lise de Attendolis, comitisse, et cetera.
Benché sia stato scripto et dicto assai perché quelli vostri homini de Biandrà venissero al pagamento dele taxe, non di meno mai non li sonno venuti; che crediamo nuy procedere per vostro manchamento. Et perché nuy siamo astrecti de tal bisogno che non possiamo fare più aspecto, parendone che la suspensione dela vostra provisione serà casone de farne havere dicti dinari, senza li quali non possiamo adiutarse de quelle nostre gente, ve avisamo, como havemo scripto et commesso al referendario de Pavia et a Gracino de Piscarolo, che tengano in suspeso dicta vostra provisione, et che non ve ne respondeno de niente finché dicti homini non haverano integramente pagato. Siché, volendo vuy adiutarne d'essa vostra provisione, resta che fazati dicti homini pagano et con celeritate. Data ut supra.
Bonifacius.
Cichus.