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2. Francesco Sforza a Sillano de Negri 1452 dicembre 26 Lodi.

Francesco Sforza scrive a Sillano de Negri circa le mormorazioni pavesi sui dazi. Lo assicura che quanto gli è stato scritto da Milano è stato fatto a insaputa del duca mentre è corretto quanto gli è stato comunicato da Pietro da Norcia. Parli di ciò con Angelo Simonetta.

Domino Sillano de Nigris.
Havimo inteso quello ne scriveti della murmuratione fanno quelli nostri citadini Pavesi del facto delli datii, et cetera. Vi dicimo che quello egli stato scripto da Milano egli stato scripto oltra saputa et consentimento nostro, né puncto ne è piaciuto; ma quello che gli dixe domino Pedro da Norsa procedete bene de nostro consentimento et de nostra voluntà. Et perché al presente se retrova là Angelo Simonetta, nostro consigliero, quale sopra ciò ha commissione da nuy, vi dicemo che sopra questa facenda ne debiati conferire con luy, perché deliberamo non farvi altra resposta superinde finché non haverimo parlato con esso dicto Angelo. Data Laude, die xxvi decembris 1452.
Iohannes.
A margine: Suprascripto pro eo quod scriptum fuerat a Mediolano civibus Papiensibus pro ficto datiorum scriptum fuit insciente domino.