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2003. Francesco Sforza a Bartolomeo Colleoni (1453 maggio 23) Milano.

Francesco Sforza vuole che Colleoni ammonisca i suoi uomini a non molestare la gente di Catelnuovo Tortonese, per riguardo verso il duca di Modena che ha a cuore, che per amore del ben vivere; il suo intervento è dovuto per le segnalazioni dei pessimi comportamenti verso i Castelnovesi che lamentano di non potere uscire dal borgo senz'essere danneggiati, soprattutto dai suoi uomini.

Magnifico Bartholomeo Coleono.
Perché havemo hauto rechiamo grandissimo delli mali deportamenti sonno facti ad quelli de Castelnovo de Tertonese quale dicono non potere iusire dele porte de Castelnovo che sonno robbati et assassinati delle gente frastiere, quale sonno in Tertonese, et maxime dali vostri. Il perché, attento che le cose del'illustre signor duca de Modena reputiamo più che nostre, et anche per respecto del bene vivere, et per più altri molti respecti, ve dicemo che vogliati havere li vostri tucti et farle tale munitione che intendano che non faciano bene et che rencrescano ad nuy et vuy simile deportamenti et modi per modo che tale excessi habiano ad cessare, et che non intendiamo più simile querelle che havesseno ad reportarne molestia, nì ad nuy per satisfactione nostra, nì al'illustre signor duca de Modena per non gli esser facto debito provedimento. Mediolani ut supra.
Ser Iohannes.
Cichus.