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2010. Francesco Sforza al comune e agli uomini di Vigevano 1453 maggio 25 Lodi.

Francesco Sforza scrive al comune e agli uomini di Vigevano di avere preso atto della loro deplorazione della resistenza dei soldati di Moreto Sagramoro e di Giovanni Anguissola a restituire la roba a loro sottratta. Deplorato con Moreto e Giovanni tale atteggiamento, ha scritto a Guglielmo di provvedere che venga tutto restituito.

[ 426v] Comuni e hominibus Viglevani.
Havemo recevuto la vostra, et inteso quello che ne haveti scripto dela renitentia hanno usato quelli soldati de domino Moreto Sacramoro et conte Giovane de Angussola in non volere rendere le cose vostre hanno a voi tolte, como per Guiglelmo de Bavera habiamo ancora inteso; al che respondendo, ve dicemo che tanto havemo molesta la robbaria et dicta renitentia quanto voi, et ne havemo sopra ciò dicto al dicto messere Moreto et Giovane quanto n'é parso. Et cossì havemo scripto de novo al dicto Guiglielmo che ve fazi restituire omnino integramente le vostre cose, siché non ve condoleti perché non è puncto nostra intentione comportare molestia. Data Laude, die xxv maii MCCCCLIII.
Bonifacius.