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2044. Francesco Sforza a Bartolomeo Colleoni (1453 giugno 4 "apud Senigham").

Francesco Sforza comunica a Bartolomeo Colleoni che in seguito all'assenza da certe terre novaresi del conestabile Gaspare da Sessa, le genti guglielmesche ne hanno approfittato per scorazzare e rubare bestiame e fare prigionieri. Vuole che comandi ai suoi uomini che sono nel Novarese, di portarsi in quei luoghi e mettersi agli ordini di Battista dal Borgo, commissario ducale. Mandi altri soldati con armi e cavalli suoi per fare quanto verrà ordinato, avvertendoli che ne trarranno sicuro vantaggio.

[ 433v] Bartholomeo Coleono.
Per la partita del strenuo Gasparro da Sessa, nostro conestabile, dale nostre parte novarese sonno venute alcune gente guglielmesche, sapiando quelle nostre dicte parte essere sguarnite de gente hanno corso et menato via alcune bestiame et prexone, per il che stanno molto spauriti li homini nostri. Per la qualcosa, deliberando nuy de smorzare la via ad essi inimici che non vadano stracorrando, volemo che fazati comandare a quelli vostri homini d'arme, che sonno in Novarese, che vadano a stare in quelli lochi dove gli serà ordinato per ser Baptista del Borgo, nostro comissario, et gli obediscano como a vuy stesso. Et cossì vogliatigline mandare qualcuno altro homo d'arme con l'arme et cavalli soi per fare et stare, como gli serà ordinato, advisandove che ad essi homini d'arme gline seguirà grande comoditate, perché poranno aguadagnare et anche haverano meglio el modo de havere le taxe loro. Siché, per secureza d'esse nostre parte, vogliati subito ordinare e mandare como havemo dicto.
Data ut supra.
Bonifacius.
Cichus.