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2046. Francesco Sforza al capitano di Casteggio 1453 giugno 5 "apud Senigam".

Francesco Sforza ordina al capitano di Casteggio che tutte le genti d'arme della sua giurisdizione vadano in campo con armi e cavalli e gli uomini del paese facciano muovere i recalcitranti, ad eccezione degli uomini del Colleoni, cosė che siano costretti ad andare in campo. Si č ordinata la stessa cosa a Francesco Georgi, commissario; Teseo Pontano, commissario; Gandolfo da Bologna e al capitano novarese.

[ 434r] Capitaneo Clastigii.
Volemo che, subito ricevute le presente nostre, senza demora alchuna, faci stricto comandamento tute quelle gente d'arme nostre si retrovano in la iurisdictione tua che incontinenti se levano et vengano in campo nostro cum tute loro arme et cavali, et se alchuno de loro fossero al venire renitenti, volemo che li faci cazare dali homini del payse in modo che vengano, non intendendo in questo alchuni de quelli del magnifico Bartolomeo Coleone, sed solum de quelle squadre denuo venire de qua in campo nostro. Ex castris apud Senigam, die v iunii 1453.
In simili forma: Francisco de Georgiis, comissario, et cetera; Theseo Pontano, comissario; Gandulfo de Bononia; Capitaneo Novariensi.
Cichus.