Registro n. 12 precedente | 205 di 2324 | successivo

205. Francesco Sforza al vescovo di Lodi 1452 febbraio 21 Milano.

Francesco Sforza scrive al vescovo di Lodi sul motivo del rinvio della sentenza nella causa tra Giovannino Dente e Giovanni e Antonio Manera. Tocca a lui, e senza indugio, emettere tale giudizio, avendo già chiesto il parere del Consiglio dei savi di Pavia.

Domino episcopo Laudensi.
Noy havimo presentito che voi non intendite dare la sententia in la causa et controversia quale vertisse tra Zohannino Dente da una parte et Zohanne et Antonio Manera dal'altra parte, ma che volite che dicta sententia se dia et difinisca per uno terzo; dela qual cosa se miravigliamo che tale dilatione et recusatione sia facta per voi et maxime perché, secondo ad noi è stato referito, havite havuto el Consiglio deli savii del Collegio nostro de Pavia; poi anchora è vostro officio ad sedare et levare via le differentie et darli expeditione cum celerità. Il perché vi confortiamo et carichamo che vogliati voi essere quello che habiati ad dare dicta sententia senza altro terzo et vogliati subito expedirla secundo vole rasone et iustitia in modo che nisuna dele parte non se possano merito gravare de iniustitia perché, dagendo dicta sententia, como è dicto, senza più replicatione et dilatione, ne cederà ad complacentia assai. Mediolani, die xxi februarii 1452.
Ser Iohannes de Ulexis.
Iohannes.