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2057. Francesco Sforza al luogotenente di Lodi (1453 giugno 6 "apud Senigham").

Francesco Sforza si compiace con il luogotenente di Lodi per la determinazione per le guardie a Lodi Vecchio. Scrive a quelli del vescovato di sopra e di mezzo di procedere per il compartito della guardia della riva d'Adda. Circa le lamentele di Gaspare da Sessa per la mancanza di "navaroli del burgiello", vuole che il Fiorentino vi provveda secondo le disposizioni date che il referendario provveda gli "osevilii" che mancano a Cerreto. Si preoccupi di vigilare le rive dell'Adda perché non si ripeta quanto accaduto l'anno passato.

Suprascripto locumtenenti Laude.
Havemo recevuto le vostre littere, date iii presentis, per le quale, respondendo ad altre nostre, diceti che fareti far le guardie a Lode Vegio, segondo l'ordine altre volte dato, el che ne piace. Ala parte del compartito facto per la guardia dela riva d'Ada, et cetera, seguendo l'apparere vostro, scrivemo per le alligate a quelli del vescovato de socto e de mezo in bona forma. Ala parte dela lame(n)ta ha facto Gasparro da Suessa per lo manchamento di navaroli del burgiello, parendone che l'habia ragione, volemo che habii el Fiorentino e faciati che luy gli proveda, como gli scrivemo per le alligate. Volimo insuper che lo referendario proveda de quelli osevilii manchano per munitione a Cerreto, como eciamdio gli scrivemo. Siché voi haverite la faticha de solicitare ch'el se facia o se proveda ali manchamenti e, sopra tucto, provedeti ala guardia dela rippa d'Ada, como havite ordinato, acioché non intervenga, como fece I'anno passato, che, per la negligentia usasevo, voi e l'homini metessevo (a) a periculo el stato nostro. Data ut supra.
Ser Iacobus.
Cichus.

(a) Segue voi depennato.