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2058. Francesco Sforza ai consoli, ai comuni e agli uomini dell'episcopato di sotto e di mezzo (1453 giugno 6 "apud Senigham").

Francesco Sforza richiama ai consoli, ai comuni e agli uomini dell'episcopato di sotto e di mezzo i pericoli corsi dallo stato lo scorso anno per non avere protetto la riva d'Ada. Ha deciso di provvedervi con ordini che darà il luogotenente di Lodi, il che comporterà che ciascuno paghi una quota secondo il compartito fatto a Lodi. Risoluzione che non avrebbe dovuto richiedere una imposizione, ma che, tuttavia, si è resa necessaria.

Egregiis ac fidelibus carissimis nostris consulibus, communibus et hominibus terrarum locorum et villarum episcopatus inferioris et episcopatus de medio nostre civitatis Laude.
Recordandone nui quanto detrimento e quanti varii inconvenienti seguitero l'anno proximo passato per el non volere guardare la rippa d'Ada, como havevamo ordinato, como voi etiamdio ve doveti recordare per lo danno ve ne seguite, havemo deliberato, per obviare a tanto danno de fare guardare la dicta riva con quelli modi et ordini ve darà el nostro locotenenti de Lode. Per la qual cosa volemo e [ 436v] ve carichamo, per quanto haveti cara la gratia nostra, che subito debiati havere pagata ci(a)scuno per la rata soa la spexa gli tocha, segondo el compartito facto a Lode per guardare essa rippa, et quamvisdio a nuy pariria che da voi stessi, senza nostra suasione, ve doveresti movere a questo perché è cosa de tanto utile, pur cognoscendo nuy la pertinentia d'alcuni, ve habiamo voluto monire de questo, siché procedeti a questo senza altra repplicatione de nostre littere. Data ut supra.
Ser Iacobus.
Cichus.