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2093. Francesco Sforza al luogotenente di Lodi (1453 giugno 13 "apud Senigham").

Francesco Sforza comunica al luogotenente di Lodi di aver ordinato a suo fratello Corrado di andare lì con i suoi uomini. In seguito a informazioni che gli annunciano la partenza in serata di tremila persone che intendono fare scorrerie nel Lodigiano o nel Milanese, vuole che si presti attenzione e si faccia resistenza.

(a) Locumtenenti Laude.
Como voi doveti sapere, noi havemo ordinato che Conrado, nostro fratello, venga lì con li soi, et havemoli data la cura dele cose occorrerano pertinente al stato nostro. Per la qualcosa volimo che ve intendiati con sì et gli prestiati quella obedientia che faresti a noi proprii. Et perché havimo informatione che del campo inimico se degono partire questa sira trea millia persone per venire in là a correre in Lodesana o Milanese e fare pezo saperano, volimo che mettiati ogni industria, (b) adiuto, consiglio et favore perché se resista ali loro pensieri, como se farà legeramente che provedi che non possano far el ponte a Trocazano, como se dice mostrano volere fare. Data ut supra.
Ser Iacobus.
Cichus.

(a) Precede l'intestazione Suprascripto Gasparri depennato.
(b) Segue auxilio depennato.