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2094. Francesco Sforza al referendario di Lodi (1453 giugno 13 "apud Senigham").

Inteso quanto scrive al suo segretario Cicco, Francesco Sforza scrive al referendario di Lodi esprimendo il dubbio che i Maestri delle entrate potrebbero non gradire che egli faccia al locale luogotenente la commissione cui accenna. Ritiene, quindi, opportuno che ne parli con detti Maestri, o andando lui stesso da loro, o mandando uno dei suoi a informarli.

[ 443v] Referendario Laude.
Havemo inteso quanto haviti scripto a Cicho, nostro secretario, circha el restauro, et cetera. Dicimo che, facendo la comissione dela qual scriviti al nostro locotenenti lì, se potriano dolere et agravare li Maystri de I'intrate nostre, quali hanno manazata la cosa.
Per la qual cosa a noi pare meglio et volemo che voi ve intendiati sopra ciò con li prefati (a) Maystri et, aut andarli voi medesmo, aut mandarli uno de vostri ad informarli dela cosa e redurla a quello megliore termine se potte. Del'altri vostri avisi, ve comandiamo et confortiamo a fare el simile accadendo altro. Data ut supra.
Ser Iacobus.
Cichus.

(a) prefati in interlinea.