Registro n. 12 precedente | 2135 di 2324 | successivo

2135. Francesco Sforza a Taddeo dal Verme (1453 giugno 20 "apud Senigham").

Francesco Sforza scrive a Taddeo dal Verme di aver saputo del suo arrivo a Sannazzaro e della sua sistemazione nella pieve di Bugnola e di avere preso alloggio a San Giorgio, il che gli consente, necessitando la sua presenza nell'Alessandrino, di potervisi ritrovare là, sempre disponibile ad accorrere ad ogni richiesta di Giorgio d'Annono, commissario di Alessandria. Eguale prontezza di soccorso abbia per ogni luogo della Lomellina. Siccome San Giorgio è frequentato dai Pavesi, cerchi che essi non abbiano di che lamentarsi dei suoi uomini. Curi che ogni suo spostamento avvenga con sicurezza in modo da non ricevere danno.

Spectabili et strenuo viro Tadeo de Verme, nostro armorum ductori.
Havemo veduto quanto ne hai scripto per la toa del xvii del presente del tuo essere arrivato ad Sannazaro et de quanto hai seguito, cioè essere andato allogiare in la pieve de Bugnola, et che messer Moretto te ha dicto ch'el gli pareria ch'el tuo stare fosse più securo ad Sanzorzo che in alcun altro luoco. Dicemo che de ogni cosa remanemo avisati e ne piace quanto hai seguito et così lodiamo et confortiamo el tuo andare ad Sanzorzo, [ 453r] siando in quello modo, como te ha dicto messer Moretto, cioè che in ogni caso potesse accadere in Alexandrina, te puoi retrovare in uno tracto là. Et così volimo che ad ogni rechesta de Zorzo d'Annono, nostro comissario in Alexandrina, debbi far quanto per luy te serrà ordinato. Similiter, accadendo el bisogno in uno locho più che in uno altro in Lumellina, volimo che tu gli daghi ogni adiuto et favore opportuno, intendendote sempre con quelli nostri che sonno dellà. Et perché lì ad Sanzorzo gli hanno ad fare molti citadini nostri de Pavia, vogli ordinare et fare effecto che per li tuoi non gli sia facto danno né recrescimento alcuno. Sopratucto in qualunche luoco tu starai, vede de stare securo in modo che non recevi danno né vergogna alcuna. Data ut supra.
Persanctus.
Iohannes.