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2137. Francesco Sforza al commissario di Tortona 1453 giugno 21 "apud Senigham".

Francesco Sforza conferma al commissario di Tortona di aver preso atto della rappresaglia compiuta dal figlio di Graziolo da Vicenza contro gli uomini del vescovo tortonese. Come già gli ha scritto intervenga perché i soldati abbiano le tasse dei cavalli loro dovute, sì che alla venuta in Italia di re Renato possano servirsi delle bestie tolte.

[ 453v] Comissario Terdone.
Havemo veduto quanto tu ne hai scripto de quella represaglia che ha facta el figliolo de Gratiolo da Vincenza contra li homini del reverendo monsignore messer vescovo de quella nostra cità. Dicimo, como per altra nostra ve havimo scripto, che vogli con ogni sollicitudine attendere che quelli nostri habiano quelle tasse che degono havere per li cavalli, adciò che in questa venuta in Italia del serenissimo re Renato se possano adiutare et valere loro de quello bestiame che è stato tolto. Tu che sei in lo facto, fa' como te pare. Data apud Senigham, die xxi iunii 1453.
Persanctes.
Iohannes.