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2158. Francesco Sforza a Morello da Parma (1453 giugno 26 "apud Senigham").

Francesco Sforza conforta Morello da Parma dicendogli di non trascurare che lui se n'intende delle cose di quella parte e anche d'altro. Non si preoccupi, perciò, per il salvacondotto concesso, a richiesta di Lucio Cotta, a Bertonico e ad altri luoghi. Badi diligentemente alle incombenze sue, e del resto lasci che se ne occupi il duca.

Domino Morello de Parma.
Havemo recevuto vostra littera de dì xxii del presente, ad la quale respondemo che sapemo ben che vuy intendeti asai et le cose de quella parte et in altro, ma anche doveti essere certo che li facti nostri meglio li intendemo nuy che altri, siché del salvoconducto concesso a (a) Bertonico et quelli altri lochi, a requisitione de Lucio Cotta, non vogliati circare più ultra como volemo nuy. Attendeti pur ad la cura ad vuy concessa cum quella vigilantia sapeti fare et del resto lassati el pensiero ad nuy. Data ut supra.
Iohannes Chiapanus (b).
Iohannes.

(a) Segue Bartholomeo depennato.
(b) Precede Cichus depennato.