Registro n. 12 precedente | 2159 di 2324 | successivo

2159. Francesco Sforza a Bartolomeo Colleoni (1453 giugno 26 "apud Senigham").

Francesco Sforza denuncia a Bartolomeo Colleoni il pessimo comportamento, lamentato dal commissario e dagli uomini di Castelnuovo, dei suoi soldati che stanno a Pontecurone, comportamento che in particolar modo gli dispiace perché fatto a uomini del duca di Modena. Ammonisca la sua gente che in caso di vertenza, come nel caso dei cavalli, con quelli di Castelnuovo, si affidino al Colleoni e non tentino di risolverla da soli.

Bartholomeo Coleono.
La vostra magnificentia vederà per le incluse littere del commissario et homini de Castelnovo la querella fanno deli damni et cativi modi gli sono tenuti et facti per li vostri stanno ad Pontecorrono, de che invero havemo tanto despiacere che la magnificentia vostra non lo porria, et molto più che se fossero facti ali nostri citadini de Milano, per respecto del'illustre signor duca de Modena. Pertanto confortiamo, stringemo et caricamo la vostra magnificentia quanto più possemo voglia fargli restituire ogni cosa che non gli mancha niente. Et voglia admonire li soi et tucte quelle nostre gente sono [ 458v] dellà che, se hanno caro lo amore et gratia (a) nostra, non fazano damno né rencrescimento alcuno alli homini de quella terra et cose loro, ma accadendo differentia alcuna fra quelli de Castelnovo et quelli soldati, così questa delli cavalli, voglia intenderla la magnificentia vostra et non lassare fare de facto, che, perdio, ni recevemo troppo despiacere che questi modi siano tenuti per li nostri verso quelli del prefato illustre signor duca de Modena, quali volimo siano reguardati como li nostri citadini de Mediolano, et molto più per più respecti, como pò considerare la magnificentia vostra. Data ut supra.
Zanetus.
Iohannes.

(a) Segue vostra depennato.