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216. Francesco Sforza a Ventura, luogotenente di Lodi 1452 febbraio 23 Milano.

Francesco Sforza vuole che Ventura, luogotenente di Lodi, intervenga presso gli ebrei perché entro otto o dieci giorni versino i 400 ducati convenuti.

Ser Vinture, locuntenenti Laude.
Havimo recevute le toe littere et inteso la informatione quale dici havere havuto sopra el facto de quelli hebrei; te advisamo che là non è così e dicti hebrei non te hano dicto el vero, certificandote che erano acordati con noi in quatrocento ducati, et che questo sia vero; anchora sonno qua le littere già più dì facte sopra lo accordo et volimo che ne attendano le promesse, né volimo che ne habiano delezati ad questo modo. Pertanto, non intendendo noi che quello compromesso hano facto in nostro preiudicio vaglia né tenga, volimo che tu gli fazi dare sicurtade de non partirse de quella nostra città de ducati 400, como è stato lo accordio, et questo fa subito ala recevuta dele presente advisandote che questi denari volimo omnino infra octo o dece dì. Mediolani, xxiii februarii 1452.
Ser Iacobus.
Cichus.