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2163. Francesco Sforza al capitano di Casteggio (1453 giugno 26 "apud Senigham").

Francesco Sforza scrive al capitano di Casteggio circa il risarcimento allo squadriero ducale Bevilacqua per i danni procuratigli dagli uomini di Marcote con il furto di biade.

Capitaneo Clastigii.
Bivilaqua, nostro squadrero, ne ha facto lamenta che certi homini de Marcoti gli hanno tolto una quantità de biade de una soa possessione indebitamente et contra ogni (a) equità, et ne rechede vogliamo provedere ala indempnitate soa. Costandote adunche essere como lui dice, te commettiamo et volemo debii provvedere gli sia integramente satisfacto d'ogni damno gli sia dato in le dicte biade, facendo per modo non habiano a lodarse del mal fare. Data ut supra.
Irius.

(a) Segue iniquità depennato.