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2168. Francesco Sforza a Corrado da Fogliano (1453 giugno 28 "apud Senigam").

Francesco Sforza fa sapere a Corrado da Fogliano che non aderisce, come già fece altre volte, alla richiesta dei prelati e cittadini di Lodi che vorrebbero il salvacondotto per le loro terre di Geradadda, site nel vescovato di mezzo, perché i cittadini dei vescovati di sopra e di sotto vi si oppongono. Precisa, però, che se tutti i cittadini vi concordassero, non troverebbe alcuna ragione per ricusarlo.

[ 461r] Magnifico domino Corado de Foliano.
Respondendo a quello che ne hai scripto de quelli prelati et citadini de Lode, quali voriano concedessimo salvoconducto ad soe terre de Giaradadda in loco del vescovato de mezo, et cetera, dicemo che questa rechesta n'è facta altre volte, ma nuy non l'havemo concesso perché li altri citadini del vescovato de sopra et de soto non se ne contentano, dicendo ch'el non gli pare honesto ch'el vescovato de mezo habia salvoconducto et loro non, el simile pare anchora a nuy. Nondimeno quando tucti li citadini se intendeno insieme et siano contenti de questo, ne saremo contenti anchora nuy. Data ut supra.
Irius.
Cichus.