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2196. Francesco Sforza al referendario di Pavia e a Gracino da Pescarolo 1453 luglio 8 "apud terram nostram Gaydii".

Francesco Sforza revoca le lettere scritte il ventun maggio passato con cui sollecitava il referendario di Pavia e Gracino da Pescarolo a sospendere la provvisione alla sorella Lisa fino a quando quelli di Biandrate si risolvevano a pagare le loro tasse. Si proceda, quindi, come avveniva prima delle abrogate lettere.

Egregiis viris referendario Papie et Gracino de Piscarolo, ibidem dilectis nostris.
Nonobstante che per nostre littere, date xxi maii proximo passato, ve scrivessemo dovessevo suspendere la provixione de madona Lixa, nostra sorella, et non responderle d'essa fina tanto che l'homini de Biandrà non havesseno pagato la lor rata dele tasse, non di meno siamo contenti et volemo che gli respondiate et faciate respondere dela sua provixione, como de prima inante ve mandassemo le dicte littere de suspensione, le quale revocamo per tenore dele presente. Data apud terram nostram Gaydii, die viii iulii 1453.
Ser Iacobus.
Cichus.