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2198. Francesco Sforza al capitano di Casteggio (1453 luglio 8 "apud terram nostram Gaydii").

Francesco Sforza comanda al capitano di Casteggio di intervenire presso i comuni e gli uomini, tenuti al pagamento del salario a Giovanni Cimino, ufficiale del porto di Napola, che minaccia di non assolvere più al suo compito senza essere soddisfatto di quanto gli è dovuto.

Nobili viro dilecto nostro capitaneo Clastigii.
Iohanne Cimino, officiale del nostro porto dela Napola, se grava che non potè esser pagato del suo salario da quelli che debitamente el debeno pagar segundo l'usato, alegando luy che non potrà attendere a quella guardia del porto s'el non gli si resposto de suo salario. Pertanto, volemo e te comettemo che, per ogni remedio de ragione, deba costringere tuti e singuli comuni et homini obligati al dicto pagamento, ad farli el dovere in modo che più non habia cagione recorrere a nuy per questa cagione. Data ut supra.
Ser Iacobus.
Cichus.