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2216. Francesco Sforza a Corrado da Fogliano (1453 luglio 4 Milano).

Francesco Sforza scrive al fratello Corrado che le ulteriori notizie avute dal fante venuto da Rivolta, cioè che al di là delle bastite rovinate sono pure crollati i due capi del ponte, gli ha accresciuto lo sdegno per la sua assenza dall'impresa in seguito alla sollecitazione di Boschino di fare ritorno. Non si stupisca, quindi, se non ha risposto alla sua richiesta di bombardelle, tenuto pure conto che non sa se e dove si trovano: si accontenti di schioppetti.

[ 473v] Magnifico Conrado, germano nostro.
Ultra quello che te scripsemo heri, è venuto uno fante da Rivolta qual ne dice et acerta che, ultra la ruina dele bastite o d'una gran parte d'esse, sonno anchora andato zuso tuti duy li capi del ponte da Rivolta, in modo che facillimamente se seria prohibito al'inimici la refectione d'esso, né possemo cessare de maravigliarse che tu non è andato a quella impresa, et più se dolemo de Boschino che te habia facto retornare indreto. Preterea non te fare maraveglia se non te havemo facto resposta circha la rechiesta dele bombardelle, perché non sapemo dove siano, e quelli pochi che ce sonno, (sonno) distribuiti per li lochi dove sonno necessarie, siché adiutate cum li sgiopeti et altro, como melio tu poy. Data ut supra.
Ser Iacobus.
Iohannes.
In testa alla carta: die xi iulii.