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2237. Francesco Sforza al vescovo di Pavia (1453 luglio 15 "apud Gaydum").

Francesco Sforza comunica al vescovo di Pavia che Giovanni da Provenza, già fuggito da lui, è ritornato e lo ha ripreso nella sua grazia. Vuole che il vescovo gli renda i beni che aveva a Portalbera e annulli ogni procedimento o condanna contro di lui.

Reverendo domino episcopo Papie.
Iohanne de Provenza, quale sera fugito da nuy, è retornato, et per usare benignitate et gratia verso luy, lo havemo acceptato et recevuto in la nostra gratia et reducto al pristino stato ch'el haveva con nuy. Pertanto confortiamo et stringemo la signoria vostra che gli voglia fare restituire tucti li suoi beni, tanto mobili como immobili, quali havia nel loco de Portalbara, et ordinare che ogni processo, banno et condemnatione fosse facta contra luy per questa casone, sia irritato, cassato et penitus annullato in modo che per veruno tempo avenire mai gli possa essere dato impazo, né molestia alcuna, né a luy né ali suoi heredi. Data ut supra.
Marcus.
Iohannes.