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2244. Francesco Sforza al podestà di Mortara 1453 luglio 17 "apud Gaydum".

Francesco Sforza ordina al podestà di Mortara che, contrariamente a quanto precedentemente scrittogli, sopprassieda dal procedere contro i locali Antonio Marcellano e suo figlio Cristoforo, come richiesto dal cremonese Guglielmo Ripparo per robe sottrattegli a Quinzano. Se detto Guglielmo si trovasse lì, lo mandi da lui perché vuole bene intendere come è andata la faccenda.

Potestati Mortarii.
Non obstante che per altra nostra te habiamo scripto che procedi contra Antonio Marcellano et Christoforo, suo figliolo, de quella nostra terra, ad instantia de Gullielmo Ripparo, nostro citadino cremonese, per casone dele robbe a luy tolte a Quinzano, como in quella nostra se contene, nondimeno volimo che mò soprasedi finché te scriveremo altro in contrario. Et se per caso dicto Guilielmo fosse lì, volemo gli dichi ch'el vengha qua da nuy per intendere como è passata la cosa. Data apud Gaydum, die xviii iulii 1453.
Bologninus.
Cichus.