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2247. Francesco Sforza a Venturino de Brambilla (1453 luglio 18 "apud Gaydum").

Francesco Sforza scrive a Venturino de Brambilla, castellano di Lodi, che gli aveva richiesto di entrare in possesso del possedimento di San Tommaso che Pietro Cagamosto ha nel Lodigiano, dopo aver inteso da due bergamaschi che Venezia l'ha privato, su richiesta di detto Pietro, delle possessioni che aveva nel Bergamasco e a Fontanella, risponde di non poterlo accontentare per aver già concesso tale possedimento a Paolo Brachi.

Nobili viro Venturino de Brambilla, castellano castri nostri Laude.
Inteso quanto tu ne hai scripto per una toa del'aviso hay havuto per quelli doi homini de Pergamascha che la signoria de Venetia te ha tolte le toe possessione in Pergamascha et Fontanella et applicatele ala Camera sua, ad instantia de Piedro Cagamosto, et la richiesta ne fay, che anchora nuy te vogliamo concedere la possessione d'esso Piedro ch'el havia in Lodesana, qual se chiama San Thoma, respondendo, te dicemo n'è despiaciuto asay dicta confiscatione, del che voluntieri te haveressimo compiaciuto dela possessione de dicto Piedro, ma pareghi dì sonno, ne compiacessemo ad Paulo Bracho, como debbi havere inteso. Siché, prima havendone compiaciuto a luy, non te poressimo compiacere ad ti, ma attende pure a fare bene, perché speramo in brevi te faremo rehavere le dicte tue possessione et dele altre. Data ut supra.
Iohannes Antonius.
Iohannes.