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225. Francesco Sforza a Ventura, luogotenente di Lodi 1452 febbraio 22 Milano.

Francesco Sforza chiede a Ventura, luogotenente di Lodi, di ringraziare Malatesta per i suggerimenti dati. Pur non credendo ai preparativi di guerra del re Alfonso d'Aragona, sa che i Veneziani si preparano alla guerra e loo rassicura che, sebbene amico della pace, se Venezia e Napoli dovessero attaccare, Fiorentini e Milanesi saprebbero non solo difendersi, ma vincere.

Ser Venture, locuntenenti Laude.
Noi havimo veduto la lettera quale te ha scripta lo magnifico ser Malatesta, et deli advisi quali gli ha dati l'amico suo da Roma restiamo pienamenti informati; di che volimo ne regratii cordialmente la signoria soa per nostra parte perché ne sono stati gratissimi, advisandote che, quantunche noy crediamo li advisi dati per esso amico deli aparechiamenti del re de Ragona non siano veri, et nostra intentione sia sempre stata et è da vivere in pace, tranquillità et quiete et non fare guerra ad alcuno, nondimeno, intendendo pure che Venitiani fano certi aparechiamenti de guerra, havimo deliberato fare anchora noy provisione ali facti nostri per non lassarci trovare imprevisti et continuamente attendimo ad mecterci in puncto et far tali aparechi che, s'eI prefato re de Ragona et Venetiani se moverano ad guerra contra, li signori Fiorentini e noi non solamente ce poterimo defendere et defenderimo gagliardamente, ma sarimo vencitori de là et de qua. Mediolani, xxiii februarii 1452.
Irius.
Cichus.