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2253. Francesco Sforza al commissario di Sant'Angelo 1453 luglio 20 ("apud Gaydum").

Francesco Sforza vuole che il commissario di Sant'Angelo costringa Antonino e Vigorello, fuggiti dopo avere ricevuti i denari da Bartolomeo da Messina e da Bartolomeo da Bologna a ritornare ai loro servizi o a restituire i danari, perché possano fare quanto ha loro ordinato il duca.

Commissario Sancti Angeli.
Bartholomeo da Messina et Bartholomeo de Bologna ne hanno facto dire che, havendo (a) dato dinari ad Antonino et Vigorello, fratelli de quella terra, ne sonno fugiti con li dicti suoi dinari. Pertanto vogliati, como è raxonevole, o astringerli a retornare ad servirli, od restituirli li soi dinari; et questo fati presto acioché se ne possino ayutare de loro o deli denari per fare quello gli havemo commisso et non habia casone ad stare ad piadezare. Data ut supra, die xx iulii 1453.
Marcus.
Iohannes.

(a) Segue facto depennato.