Registro n. 12 precedente | 2269 di 2324 | successivo

2269. Francesco Sforza a Ludovico de Cocapani, governatore di Castelnuovo, ai nobili, al comune e agli uomni di quella terra (1453 luglio 21 "apud Porzanum").

Francesco Sforza scrive a Ludovico de Cocapani, governatore di Castelnuovo, ai nobili, il comune e agli uomni di quella terra circa la partenza di Gentile della Molara, informandoli avergli imposto di far ritorno per assolvere la commissione affidatagli: Li esorta ad essere con lui onesti perchè possa terminare il suo compito con sollecitudine.

[ 487v] Spectabili militi et doctori domino Lodovicho de Cochapanis, gubernatori Castrinovi, necnon nobilibus viris, comuni et hominibus eiusdem terre, amicis nostris carissimis.
Ne scriveti per una vostra littera che Gentile dala Molara, nostro famiglio, quale havevamo mandato là per intendere li damni dati et per metergli fine, ene levatose et partitose da lì senza havere exequito la commissione che nuy gli havemo facta sopra ciò, et ne pregati lo vogliamo remandare là aciò se gli mecta fine, et cetera; dela qual cosa non solo ne havemo pigliato admiratione ma, re vera, ne è molto rencresciuto perché nostra intentione è ch'el exequisca quanto gli havemo sopra ciò commesso et non è puncto piaciuto la soa partita senza altra conclusione, benchè alcuni de quelli homini, non bene costumati et correcti, ne siano stati casone, usando verso luy dele parole et modi non bene honesti né convenienti a sì. Et perché a questa cosa siamo desiderosi pur asai de metergli expeditione et fine, ve avisamo che de novo gli comettiamo per nostre littere che subito retorna là et exequisca el tuto quanto gli havemo comesso con ogni diligentia et sollicitudine; ben ve recordiamo vogliati talmente fir correcti et amoniti gli dicti homini che più non gli daghano materia de fare simile partanza. Data ut supra.
Bonifacius.
Cichus.