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2281. Francesco Sforza al podestà di Lodi 1453 luglio 23 ("apud Gaydum").

Francesco Sforza, nonostante il bando fatto contro Pietro Cagamosto e la sua famiglia per ribellione, ordina al podestà di Lodi di procedere, secondo decreti e statuti cittadini fino alla sentenza senza pregiudizio per i creditori. Si dice sorpreso per l'altra documentazione richiestagli.

Potestati Laude.
Inteso quanto per toe littere ne hai scripto del bando dato contra Petro Cagamosto et fameglia soa de rebellione et per le comparitione facte per alcuni pretendente dovere havere da luy, non procedi ala sententia, dicemo che debbi procedere et dare la sententia secondo la rasone, decreti nostri et statuti de quella cità rechiedeno, tamen senza preiudicio dele rasone deli predicti creditori, maravigliamone bene che da nuy rechiede altre lettere, né dechiaratione. Data ut supra, die xxiii iulii 1453.
Marcus.
Angelus auditor.