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2283. Francesco Sforza ad Antonio da Tortona (1453 luglio 23 "apud Gaydum").

Francesco Sforza conferma ad Antonio da Tortona, che gli ha scritto del lento procedere della costruzione della fortezza e della volontà di alcuni che non la si faccia, che egli è determinato nel volerne la sua realizzazione "secondo l'ordinatione de Manfredo da Forli", famiglio ducale, appositamente mandato lì. Vada, quindi, avanti senza curarsi di quanto altri dicono.

[ 492v] Antonio de Terdona, familiari nostro.
Havemo inteso quanto tu ne scrive del poco lavorare che se fa a quella forteza per le scrivere d'alcuni, quali non voriano che la se facesse. Te dicemo et giaremo nostra intentione essere che omnino se facia; et scrivemo de presente al'officiale, comune et homini de quella terra la mente nostra essere che la se facia, secondo l'ordinatione de Manfredo da Forlì, nostro famiglio, el quale mandassemo lì per questa cagione. Sichè persevera et sollicital'opera, non gli perdendo tempo alcuno non guardando al dire de persona del mondo o sia che se voglia. Data ut supra.
Ser Iacobus.
Cichus.