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2307. Francesco Sforza al luogotenente di Lodi (1453 luglio 28 "apud Gaydum").

Francesco Sforza risponde al luogotenente di Lodi di non volere accordare il "contracambio del salvoconducto" chiesto da quelli di Geradadda per il vescovato di sotto. Circa lo scrivere al referendario e al tesoriere perchè diano i denari per i panneli e risistemare il ponte in Adda, ha provveduto.

Locumtenenti Laude.
Respondendo ale vostre lettere circha el contracambio del salvoconducto qual rechiedemo (a) quelli de Giaradadda per lo vescovato de sotto, dicimo che ali nostri non bisogna tropo salvoconducto, et maxime siando mò havuta la Torretta et quelli dal canto delà ne conseguiriano molto maiore utilità. Il perché a noi (a) non pare de presente atendere a questo et gli poriti respondere como vi parirà, che non ne volemo far niente. Ala parte de scrivere al referendario e thexaurario che debbano exbursare li dinari per pagare li maystri de ligname e giodi e simile cose necessarie per refare li peneli e remettere quelli cologne al ponte, nuy scrivimo per le aligate a dicti referendario et thexaurario, che con vostra intelligentia e participatione debbano far la spexa et per più giareza dela mente nostra circha ciò havimo sottoscripto le littere de nostra propria mano, quale gli scrivemo. Data ut supra.
Ser Iacobus.
Cichus.

(a) Segue pare depennato.