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2318. Francesco Sforza al vescovo Giovanni di Tortona (1453 luglio 31 "apud Gaydum").

Francesco Sforza, siccome Graziolo da Vicenza si è portato ad Alessandria, lasciando il solo suo figliolo Baldassarre per il ricupero del rimanente che gli è dovuto, sollecita il vescovo Giovanni di Tortona a volere finalmente chiudere, la partita del dare, come Graziolo "rite", pretende.

[ 501r] Reverendo in Christo patri dilectissimo nostro domino Iohanni, Dei gratia episcopo Terdonensi.
Gratiolo da Vincensa, nostro conestabile de nostro mandamento, è andato ad Alexandria con la sua compagnia, como la vostra paternità haverà inteso. Ma ha lassato lì Baldesarro, suo figliolo per recuperare el complimento deli dinari a luy asignati, per la qualcosa ve recordiamo et per questa nostra ve comettiamo, caricamo et stringemo che deli dinari resta la vostra paternità a dare et ad fare dare, voglia fargli tale provisione che subito se rescodano et siano senza dimora pagati, a ciò che dicto Gratiolo se possa valersene et remetterse in puncto, et circha ciò, voglia la vostra paternità usargli tale diligentia et sollicitudine che mediante la dicta satisfacione nuy se possiamo subito adiutare del dicto Gratiolo. Data ut supra.
Bonifacius.
Iohannes.