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2322. Missiva a Francesco Sforza 1453 marzo 9 Pavia.

Francesco Sforza è informato che in mattinata sono arrivate dal Lago di Como 5450 lance da cavallo, 450 lance da piede, 2600 ferri da lance da cavallo e 1080 da piede; il tutto, è stato posto, per ordine di Gracino da Pescarolo, nella salera. Si manderanno a Cremona 1000 lance da cavallo e 500 da piede in mano di Filippo de Alegri. Ad Alessandria si daranno 100 lance da piede.

[ 503v] Illustrissime princeps et execellentissime domine domine mi singularissime, post humilem recommendacionem, aviso l'execellentia vostra como questa matina sono arivate de Lago de Como lance da cavalo cinquemiliaquatrocentocinquanta, sive 5450, e da pede cinquecentocinquanta, sive 550, che sono in summa da cavalo e da pede lance 6000. Item ferri da lance da cavalo 2600 e da pede 1080, le qual tute ho facto scargare et riponere in la salera perché è più apresso al'aqua che non è in castello, e cussì è parso a misser Gracino da Pescarolo. Dele quale lance se ne mandarà da matina a Cremona: da cavalo lanze mille e da pede lanze cinquecento in mane de Iohanne Filippo de Halegri; et lance da pede cento in Alexandria, como la signoria vostra ha scrito a domino lo referendario. Papie, viii martii 1453.
In Papia sunt lance ab equo 5450 a pedite 550 Summa lance 6000 Ferri de lance da cavalo 2600 da pede 1080 Serà 3680 Ex suprascriptis lanceis mitti debent Cremone ut supra scribitur lancee mille ab equo lancee 500 a pedite Item Alexandrie lancee 100 a pedite Item die xiii martii pro illustri Domino marchioni Mantue lanze 1200 ab equo lanze 300 a pedite Item scriptum fuit die x martii ut ressiduum mitteretur Cremonam et ita factum est.

Allegato 1 (segn. 470)