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235. Francesco Sforza al Provveditore di Ripalta 1452 febbraio 26 Milano.

Francesco Sforza scrive al Provveditore di Ripalta per il fatto dei suoi guastatori andati al di qua dell'Adda in territorio sforzesco per prendere lotti di terra senza licenza ducale. Provveda di astenersi da tali atti, perché ne potrebbe seguire un grave scandalo.

Provisori Ripalte.
Mò novamente siamo stati advisati como certa quantitade deli vostri guastatori vengono dal canto de qua de Adda nel nostro terreno ad guastare certe pratarie per torre lotti. Perché non ne pare honesto che voi mandiate a tuorre quello terreno in su el nostro senza nostra licentia, né anche ne pare honesto che noy debiamo consentire a lassare tuorre senza nostro consentimento le dicte lotte, dele quale noy havimo bisogno de adoperarle in alchuni lavoreri che vogliamo far fare, vi confortiamo et dicimo che voi vogliati ordinare ali vostri che non vengano più in suso el nostro a torre le dicte lotte perché, non desistendose per voi ad far torre quello terreno, el ne porrà seguire tale scandolo che né a voy né a noy non serà grato. Ma, se per via de cortesia, volesti più una cosa como un'altra da noy, advisateni perché ne sforzarimo fare cosa ve sia accepta. Haviremo caro ne rendiati resposta per vostra lettera dela intentione vostra, ad ciò che sappiamo como governarse. Mediolani, xxvi februarii 1452.
Iohannes.
Iohannes.