Registro n. 12 precedente | 257 di 2324 | successivo

257. Francesco Sforza al clero pavese 1452 febbraio 29 Milano.

Francesco Sforza chiede al clero pavese non esente, per evitare le lamentele per la richiesta di contributo, di scegliere la propposta tra di rimanere non esenti e contribuire per un terzo della dovuta sovvenzione o aggregarsi agli esenti e in tal caso si farà un compartito tra esenti e non.

Dominis de clero Papiensi non exempto Havemo inteso quanto n'havete scritto per vostre littere et le rasone et casone che adduciti circa el facto dela subventione per nuy rechiesta ad quello chiericato; et per la contrarietà et discrepantia che è fra vuy non exempti cum quelli altri exempti, habiamo pigliato questo mezo et facto questa deliberatione maturamente et consultamente che se voy volete essere separati dali exempti, che debiati pagare la terza parte dela dicta subventione; si autem non volete, che siate uniti con loro et se farà el compartito generalmente fra voy tuti exempti et non exempti. Sichè accostativi ad quello partito che vi piace et in quello mectete modo et forma omnino de scodere dicti denari como per le altre nostre vi habiamo scritto, li quali se habiano de presente infra xii dì al più tardi ad questi nostri bisogni. Et da nuy non expectate più littere in questa materia, perché non se removeremo da questo proposto. Mediolani, ultimo februarii 1452.
Cichus.
In simili substantia, mutatis mutandis, clero Papiensi exempto pro duobus tertiis predicte subventionis, remittendo non exemptis arbitrium standi similiter sive separatim. Ut supra.
Christoforus.
Francisci Malecte.