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276. Francesco Sforza al podestà di Lodi 1452 marzo 7 Milano.

Francesco Sforza scrive al podestà di Lodi di intervenire a Sant'Angelo (su cui ha giurisdizione), in supplenza dei mancati poteri di mero e misto impero concessi a Giacomo Bolognino, per punire una donna che ha ucciso un suo neonato.

[ 54v] Potestati Laude.
Essendo nuy de presente advisati da Iacomo del Bolognino quale se trova ad Sanctangelo che una donna ha strangolato et morto una creatura haveva de proximo parturita, et così pare habbia la dicta donna confessato, né luy possa fare procedere contra d'essa per non havere il magnifico Bolognino, ad cui habbiamo dicto Sanctangelo donato, mero et mixto imperio, volemo, che da poy Sanctoangelo è socto la iurisditione de Lode, tu interprendi questa cosa et procedi contra dicta donna secondo raxone et iustitia permitte, mandando dal dicto Iacomo per la donna et per la confessione, et così ne habiamo scripto ad luy. Data Mediolani, vii martii 1452.
Andreas Fulgineus.