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311. Francesco Sforza a Giovanni Galante 1452 marzo 14 Milano.

Francesco Sforza ingiunge a Giovanni Galante, conestabile dei fanti, di restituire, su richiesta del provveditore di Rivolta, il ragazzo del compagno di Bettino inviato lì in compagnia di certe donne.

Iohanni Galanti, peditum conestabili.
Il proveditore de Revolta ce ha scripto del facto de uno regazo che mandando ad questi dì lì questo compagno de Bectino da Calcina in compagnia di certe donne; pare tu habbi retenuto. Et pertanto volimo lo debbi subbito, recevuta questa, renderlo requesto suo patrone et cusì expresse te comandiamo, advisandote che se tu l'ai retenuto o per contracambio del tuo ragazo o per l'acto usò il dicto Bettino o li soi contra delli toy, non l'ài possuto fare iustamente, perché el tuo ragazo sententiato se fugì; et siandote promesso de remandartelo et non te sia stato remandato, non devi fare per ciò represaglie; et etiam si li toi furon bactuti, te dovevi vendicare contra de quilli feceno tale et nel medesimo grado se trovarono allora. Siché, conclusive, renderai il suo ragazo ad questo et non manchi. Data Mediolani, xiiii marcii 1452.
Andreas Fulgineus.