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312. Francesco Sforza al podestà di Pavia 1452 marzo 14 Milano.

Francesco Sforza vuole che il podestà di Pavia, accertato quanto dice il famiglio, acquirente di un cavallo da Bernardo da Lona, lo costringa a riprendersi il cavallo e a restituire i denari.

[ 60v] Spectabili dilecto nostro potestati civitatis nostre Papie.
Lo conestabile presente portitore, nostro famiglio, ce ha facto querela che, havendo comprato uno cavallo da Bernardo da Lona, nostro (a) citadino de Pavia, cum pacti chiari quali se richiedeno nel compre de cavalli, trova lo dicto cavallo restito et cum altri deffecti, segondo poteray intendere dalo dicto nostro famiglio. Pertanto volimo et te committiamo che intendi questa cosa et servi modo che allo dicto nostro famiglio siano restituiti li denari suoi et lo dicto Bernardo retenga lo suo cavallo; et questo non manchi. Mediolani, xiiii martii 1452.
Manu advene.
Cichus.

(a) Segue famiglio depennato.