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348. Francesco Sforza al podestà di Cugnolo 1452 marzo 21 Milano.

Francesco Sforza ordina al podestà di Cugnolo di rassegnare la sua carica nelle mani di Giovanni de Federici, che, con il fratello Francesco, gode dei privilegi concessi da Filippo Maria Visconti al loro padre Todeschino e ora confermati loro; lo rassicura che gli sararanno rimborsati i denari versati alla Camera ducale per tale ufficio.

[ 67v] Potestati Cugnoli.
Benché habiamo confirmato ali egregii Zohanni et Francesco, fratelli de Federici, li privilegii quali la bona anima del'illustrissimo quondam signore duca passato, nostro padre et socero, concesse al quondam egregio Todeschino, suo padre, per la quale confirmatione nostra intendiamo che essi fratelli ne consignino vera hobedientia et fidelitade da quelli homeni, nondimancho, per certo respecto, vogliamo che tu de presenti renuncii quello officio nele mane d'esso Zohanne liberamente et expeditamente, et che de cetero tu non te impazi più d'esso, advisandoti però che esso te farà contento per li denari, quali tu hay exbursato ala Camera nostra per lo incanto d'esso officio, informa che serai satisfacto. Mediolani, xxi martii 1452.
Bonifacius.
Cichus.